
Luigi Boille. Il segno infinito
Pordenone, sua città natale, rende omaggio a Luigi Boille (1926-2015) con la prima grande retrospettiva dopo la sua morte, nella prestigiosa sede della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Armando Pizzinato. Un percorso che mette in evidenza l’evoluzione della sua ricerca sin dagli esordi, attraverso oltre 140 opere - dipinti ad olio e tecnica mista di grandi dimensioni, tempere, grafiche - realizzate tra i primi anni ‘50 e gli ultimi mesi di vita. In mostra molti lavori inediti o esposti in anni lontani, come la grande tela Empreinte structure (1957), creata per l’ Osaka-Tokyo International Festival del 1958 (curato da Michel Tapié e Jiro Yoshihara), e da allora non più visibile. La sua fama è ancor oggi assai più consolidata in Europa e nel mondo che in Italia, nonostante la qualità del suo lavoro e la sua inconfondibile cifra stilistica lo rendano uno dei maggiori artisti italiani del secondo Novecento.